Caro energia in Italia: quali sono le cause e come proteggersi

Il 2022 è iniziato con un tormentone poco rassicurante, quello del caro energia in Italia.

L’aumento dei prezzi dell’energia tocca privati cittadini e imprese, tant’è che per queste ultime la Confcommercio ha lanciato un allarme. Stima infatti che quest’anno le imprese come alberghi, ristoranti e negozi, pagheranno una bolletta quasi doppia rispetto a quelle della vicina Francia.

Da qui la necessità di misure urgenti di aiuto statale, come riformare la struttura della bolletta, sostenere i consumatori in difficoltà, o alleggerire la fiscalità nel campo energetico.

In particolare ad inizio anno, dall’Europa è arrivato un Toolbox di misure che i governi nazionali possono utilizzare per proteggere i consumatori dall’aumento dei prezzi dell’energia.

Tra questi l’aumento del Bonus energetico per aiutare economicamente i consumatori che rientrano nei parametri Isee, azzerare temporaneamente gli oneri di sistema, o sospendere gli stacchi per le famiglie morose più vulnerabili.

Ma da cosa dipende il caro energia in Italia e come ci si può difendere?

Leggi anche: Come produrre energia elettrica in casa

Le cause del caro energia in Italia

L’aumento dei prezzi dell’energia elettrica in Italia non ha solo una causa. Come accade spesso per i fenomeni complessi, si devono ricercare le diverse concause.

Questa crisi energetica è sostenuta e alimentata da un insieme fattori, non tutti di competenza del Belpaese:

  • Squilibrio tra domanda e offerta. Fino a prima della pandemia, i prezzi per l’energia elettrica sono sempre stati costanti, grazie ad un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta. Durante il lungo periodo di lockdown, invece, la domanda è calata bruscamente e quando è risalita, nel quarto trimestre del 2021, ha trascinato su anche i prezzi;
  • Condizioni meteo. L’inverno 2021 è stato particolarmente rigido e ha imposto a diversi Stati il ricorso alle proprie riserve strategiche di gas. Questo aumento del fabbisogno di gas ha generato scarsità di questa risorsa in rete e, conseguentemente, il suo aumento di prezzo. L’energia elettrica, che dipende dall’andamento del gas, ha subito lo stesso effetto;
  • Quote per emissione CO2. Il caro energia in Italia è anche molto influenzato dai costi di produzione sempre maggiori e dall’aumento dei prezzi dei permessi per l’emissione di CO2 in atmosfera. Questi costi sono raddoppiati nel corso del 2021 per disincentivare la produzione di energia elettrica da fonti fossili;
  • Fattori internazionali. La Russia, che è il principale fornitore italiano ed eroga circa il 40% del fabbisogno europeo di gas naturale, sta attuando una strategia che ha come conseguenza la limitazione dell’ingresso del gas in Europa. D’altro canto la Francia, da cui importiamo buona parte della nostra energia, ha annunciato lo spegnimento di alcune centrali nucleari per manutenzioni non prorogabili. Da qui una scarsità di risorse e un aumento generalizzato dei prezzi.

Caro energia Italia: i consigli per risparmiare

Da un lato il Governo deve attuare misure per sostenere i cittadini e le imprese, fornendo agevolazioni e incentivi per l’utilizzo di energie rinnovabili. Dall’altro lato ognuno di noi, può cambiare le proprie abitudini per avere un risparmio e proteggersi dal caro energia:

1.      Preferire la doccia al bagno

Consente di consumare circa 16 litri di acqua al minuto, contro i 150 necessari in media per riempire una vasca da bagno. L’applicazione di un frangi-getto, che riduce il flusso d’acqua, consente inoltre di arrivare ad un consumo medio di 9 litri al minuto;

2.      Occhio al riscaldamento in casa

L’utilizzo di termostati per tenere la temperatura in casa costante è solo un dei consigli validi che possono essere adottati. In realtà, ci sono numerose best practice per risparmiare sul riscaldamento domestico.

3.      Accorgimenti nell’utilizzo del forno.

Il forno elettrico consuma circa 173 kWh all’anno per quindici minuti di utilizzo quotidiano, per questo può essere importante seguire delle piccole regole:

  • Evitare di preriscaldare;
  • Non aprire lo sportello durante la cottura ed evitare le dispersioni;
  • Utilizzare un timer e spegnerlo in anticipo;
  • Utilizzare piatti di cottura efficienti, evitando l’alluminio.

4.      Evitare lo stand-by e staccare le spine

Gli apparecchi elettronici e gli elettrodomestici in stand-by consumano elettricità e incidono sulla bolletta per il 10-15%. Possiamo facilmente eliminare questi sovrapprezzi riunendo i dispositivi in una o due prese multiple e staccarle nei momenti di non utilizzo.

5.      Cura per lavatrice e lavastoviglie

Lavatrice e lavastoviglie devono essere avviate a pieno carico e a basse temperature. Temperature inferiori ai 60°C riducono il consumo di energia elettrica fino al 30%, così come l’uso di decalcificanti e una pulizia regolare. Inoltre, escludere il prelavaggio nella lavatrice e l’asciugatura nella lavastoviglie consente un risparmio di circa il 15%.

6.      Buone pratiche per il ferro da stiro

Questo è un altro elettrodomestico che consuma molta energia, quindi è importante non lasciarlo acceso tra una faccenda e l’altra. Visto che il ferro da stiro si riscalda man mano che viene utilizzato, si può iniziare ad usarlo appena accesso per i panni che richiedono temperature più basse, invece di aspettare che arrivi a temperatura. Inoltre si può staccare il ferro quando mancano pochi panni, perché il calore sarà sufficiente a terminare la stiratura.

Leggi anche: Qual è il consumo medio energia elettrica di una famiglia di due persone?

7.      Buone pratiche per l’aspirapolvere

Sembra banale, ma può far risparmiare spegnere l’aspirapolvere mentre si fa altro, come spostare un mobile ed evitare l’utilizzo della funzione turbo se non necessaria.

8.      Spolvera le lampadine

Molti lo ignorano, ma pulire ciclicamente lampadine e lampadari permette di ottenere più luce senza troppi sforzi.

9.      Badare alle luci

È bene installare un timer che spenga le luci dopo qualche minuto dall’accensione negli ambienti poco frequentati, come cantine, giardini, scale e soffitte.

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