Etichetta energetica: cos’è e a cosa fare attenzione

 Cos’è l’Etichetta Energetica? Un documento molto importante, che informa i consumatori su caratteristiche e consumi di energia di ciascun modello di elettrodomestico in vendita.

È stata introdotta, in Italia, a partire dal 1998 e negli anni la normativa ha subito varie modifiche. Oggi è obbligatoria in tutti i paesi membri dell’Unione Europea, per diversi apparecchi immessi sul mercato comunitario:

  • frigoriferi, congelatori e armadi frigoriferi professionali
  • lavatrici, lavasciugatrici, asciugatrici
  • lavastoviglie
  • forni e cappe da cucina
  • sorgenti luminose
  • condizionatori d’aria
  • televisori e monitor
  • caldaie e scalda acqua
  • stufe e caminetti
  • unità di ventilazione residenziali.

Le norme dell’UE sull’etichetta energetica si applicano anche ad alcuni “prodotti connessi all’energia”. Si tratta di oggetti o sistemi che incidono sul consumo di energia durante l’uso. (Le norme non vengono applicate ai prodotti di seconda mano o ai mezzi di trasporto per persone o merci.)

Per aiutare il consumatore nella scelta del prodotto, è molto probabile che l’etichetta nuova conviva con l’esistenza della vecchia almeno fino al 2023.

In certi casi questa convivenza ha creato confusione, ma basterà fermarsi un attimo ad osservare. È davvero importante prestare attenzione all’etichetta energetica nel momento dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico.

Essa permette di valutare i costi di ciascun apparecchio, quindi di scegliere, anche a parità di caratteristiche tecniche, l’elettrodomestico a più basso consumo energetico.

Deve essere, dunque, esposta dal negoziante, davanti o sopra tutti gli apparecchi in vendita.

Anche se ancora imballati.

Nel caso di acquisti on-line (o per corrispondenza), il venditore deve comunque comunicare le prestazioni energetiche e funzionali del prodotto. Evidenziandole nel catalogo di offerta al pubblico.

A cosa serve l’etichetta energetica?

Il successo dell’etichetta energetica è dovuto al fatto che ha favorito lo sviluppo di prodotti sempre più efficienti sotto il profilo energetico.

Questo tipo di attenzione verso la sostenibilità ambientale ha portato anche a migliori caratteristiche tecniche e prestazioni funzionali.

Così, il vecchio sistema di etichettatura basato su una scala da A+++ a G è diventato poco efficace nel differenziare adeguatamente i modelli.

Proprio a causa della progressiva saturazione delle tre classi di efficienza energetica più elevate.

Per questo motivo l’Unione Europea ha deciso di ritornare alla scala iniziale da A a G, di più semplice lettura per i consumatori.

Nel marzo del 2019 la Commissione Europea ha adottato il formato e l’aspetto definitivo delle nuove etichette energetiche. Sono sei i gruppi di prodotti:

  1. lavastoviglie;
  2. lavatrici e lavasciuga biancheria;
  3. frigoriferi, compresi i frigoriferi cantina;
  4. lampade;
  5. display elettronici, compresi televisori, monitor e pannelli segnaletici digitali;
  6. frigoriferi commerciali con funzione di vendita diretta (categoria che sinora non aveva alcuna etichetta energetica).

I relativi regolamenti delegati sono stati pubblicati a inizio dicembre 2019 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (n. L 315 del 5 dicembre 2019).

Poi modificati col Regolamento Omnibus sull’etichettatura energetica (Regolamento delegato Ue 2021/340 della commissione del 17 dicembre 2020).

Le nuove etichette (con la scala da A a G) dovrebbero essere state applicate ai prodotti in vendita nei negozi e nei cataloghi (anche online) a partire dal 1º marzo 2021.

Dal 1° settembre sono comparse ufficialmente quelle per le sorgenti luminose. Per tutti gli altri prodotti le etichette esistenti saranno sostituite gradualmente.

La transizione avviene in tutta Europa ed è accompagnata, tra l’altro, da una campagna d’informazione dell’Unione Europea.

Quali sono le etichette energetiche?

L’etichetta contiene informazioni sulle caratteristiche tecniche come volume e capacità di carico.

E sulle prestazioni funzionali, come l’efficienza di centrifugazione o di asciugatura e il rumore emesso.

Anche per le prestazioni funzionali sono state create delle classi di efficienza. Identificate dalle lettere da A (migliore) a G (peggiore) e indicate nell’etichetta all’interno dei pittogrammi.

Solo per il rumore la classificazione segue, invece, una scala da A a D.

Anche l’uso dei pittogrammi informa in modo semplice ed efficace gli utenti finali sulle caratteristiche e sulle prestazioni di un prodotto. E non richiede traduzioni nelle lingue nazionali.

Sono simboli che restituiscono ulteriori informazioni.

La quasi completa neutralità linguistica, infatti, rende possibile l’uniformità dell’etichetta in tutti i paesi membri dell’UE.

E non è di ostacolo alla presenza, obbligatoria, dell’etichetta in ciascun apparecchio.

L’etichetta è uniforme per tutti gli apparecchi della stessa categoria. Per permettere agli utenti finali di confrontare facilmente le caratteristiche distintive degli specifici modelli:  il consumo energetico (sempre presente), a seconda dei prodotti il consumo di acqua, la capacità di carico, il volume.

Tutte le informazioni contenute nell’etichetta sono basate su prove standard, previste dalla legislazione europea e realizzate in condizioni di laboratorio.

Sono queste prove a permettere il confronto fra gli apparecchi della stessa categoria.

Ma il consumo energetico nella vita quotidiana dipende, in ogni caso, dal luogo e dalle condizioni di installazione. E per molti prodotti varia in base alla frequenza d’uso.

Bisognerà tenere in considerazione questi dati per un giusto confronto rispetto ai valori indicati nell’etichetta.

Quali informazioni si possono reperire su un’etichetta di classificazione energetica?

In pratica, sulla nuova etichetta energetica: la classe va da A a G e spariscono i “+”.

Il consumo energetico riportato è specifico per ogni gruppo di prodotti. Per lavatrici, lavastoviglie e lavasciuga viene chiarito il consumo per 100 cicli di lavaggio. Quello annuo per i frigoriferi. Per gli schermi e le lampadine si fa riferimento a mille ore di utilizzo.

Le etichette energetiche, classificando gli apparecchi in base alla quantità di energia consumata, aiutano i consumatori a risparmiare potendo scegliere prodotti che consumano meno.

E quindi ridimensionando le proprie bollette.

In più, in questo modo, le imprese vengono incoraggiate a progettare prodotti “intelligenti”.

Gli apparecchi di classe A (verdi) sono quelli che consumano meno energia.

Mentre, naturalmente, gli apparecchi di classe G (rosso) sono quelli che consumano più energia.

Una novità importante riguarda la presenza del QR-code. Grazie al quale i consumatori potranno ottenere informazioni supplementari (non commerciali) attraverso la sua scansione.

I dati vengono inseriti dai produttori nella banca dati europea EPREL cui tutti i cittadini europei potranno accedere.

Sulla pagina web dedicata dall’Unione Europea alla nuova etichetta energetica si possono trovare molte informazioni utili che riguardano questo strumento. (A volte, purtroppo, soltanto in inglese)

In più, siccome da un’indagine svolta fra i consumatori è emerso che le informazioni delle etichette possono risultare fuorvianti, l’unione Europea ha deciso di rendere tutte le informazioni ancora più funzionali.

Una piattaforma per l’etichetta energetica

E’ il progetto BELT, coordinato da Altroconsumo e come Partner: Città metropolitana di Bologna e Erion (Italia). Deco Proteste e Sonae (Portogallo). ICLEI (Germania), Ocu (Spagna), Sofies (Svizzera), BEUC e Test Achats (Belgio), ZPS (Slovenia).

Sono riusciti nel loro intento, grazie ad una piattaforma online dove scoprire tutto ciò che non è chiaro e molto di più.

Si può dare un’occhiata alle differenze tra la nuova e la vecchia etichetta.

Scoprire quali sono le indicazioni “esclusive” che si trovano sull’etichetta delle varie famiglie di elettrodomestici.

E sapere quanto l’acquisto di un elettrodomestico di una certa classe può far risparmiare in termini di consumi, elettricità ed emissioni di CO2.

Selezionando la categoria di elettrodomestici per la quale si cercano informazioni, per ogni tipologia si accede a una schermata specifica.

Viene fornito anche il servizio “calcolatore”. Bisognerà inserire un paio di caratteristiche dell’elettrodomestico che interessa e selezionare la classe energetica del nuovo possibile acquisto.

Alcune caratteristiche potrebbero essere preimpostate in base al profilo familiare, ma si possono modificare. Il calcolatore mostrerà un grafico nel quale vengono valutati aspetti come il consumo energetico annuo, il costo elettricità annuo o le emissioni annue di CO2. Ovviamente le voci variano in base all’elettrodomestico.

Per alcune famiglie si può addirittura valutare il numero di alberi necessari ad assorbire la CO2 prodotta da quell’elettrodomestico.

Ogni grafico riporta non solo il valore di quella classe energetica, ma anche quanto si risparmierebbe scegliendo un modello di classe energetica migliore.

Insomma, informazioni che possono davvero fare la differenza.

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