Dove siamo arrivati con la produzione di energia elettrica mondiale?

La produzione energia elettrica mondiale sta variando in tante forme e intraprendendo nuove strade.

L’energia solare e le rinnovabili, senza emissioni di CO2 hanno dato tante opportunità a chiunque abbia a cuore l’energia pulita e sicura. E poi, non esistono più solo i grandi impianti da decine di Megawatt.

Da un po’ di tempo a questa parte si è scatenata la bomba del fai-da-te e dei microsistemi.

Dalla ricarica del cellulare a quella della batteria della propria autovettura, possiamo dire che sta avvenendo un cambiamento epocale.

Si possono addirittura gestire in proprio gli apparecchi di casa senza dover ricorrere o dipendere dalla fornitura di elettricità dei vari gestori.

La produzione energia elettrica mondiale racconta di una dimensione che in parte ha avuto una crescita esponenziale, in parte non è certamente determinante a livello nazionale.

Tra le nuove tecniche per produrre energia elettrica, una percentuale significativa è rappresentata da quei piccoli gadget che, ormai, non sono più semplicemente gli strumenti di appassionati.

Si tratta di una tendenza che accompagna la transizione energetica

Esempi di nuova produzione di energia elettrica mondiale

Per esempio, il cellulare si può ricaricare (o far mantenere in carica) attraverso le power bank. Addirittura, grazie a pannelli solari incorporati. Questi producono l’energia sufficiente a far durare molto di più la batteria di qualsiasi device.

Poi ci sono gli zaini rivestiti da celle solari, che ricaricano anche gli iPad mentre camminiamo per strada.

Esistono sistemi che, installati sul cruscotto di un’autovettura, mantengono la carica della batteria, evitando di farci rimanere in panne perché abbiamo lasciato accesa qualche luce.

Anche i camper e le roulotte possono essere equipaggiati con pannelli solari che fanno funzionare il frigorifero e le luci interne. Senza dipendere da una fonte di energia elettrica esterna.

Sul terrazzo di casa o lungo i vialetti del giardino e dell’orto, l’illuminazione può essere fornita da lampade alimentate con celle fotovoltaiche.

Che garantiscono l’illuminazione serale e notturna per molte ore.

Inoltre, molti sistemi di videosorveglianza e gli allarmi di casa, possono essere alimentati da pannelli fotovoltaici. Sono utili soprattutto nelle zone in cui la fornitura di energia elettrica non è costante.

In case isolate, o dove non c’è possibilità di connettersi alla rete elettrica nazionale.

Persino la connessione casalinga al web può essere garantita da piccoli pannelli solari collocati in posizioni strategiche. Magari dotati di batterie di accumulo.

Tutto ciò, come accennato sopra, non rappresenta percentuali significative per la produzione energia elettrica mondiale. Ma sono sistemi e metodi che si fanno strada poco a poco.

La produzione di energia elettrica mondiale avviene spesso attraverso le centrali nucleari e sfruttando le fonti di energia non rinnovabile. Il petrolio, il carbone, il gas naturale, sono “sorgenti” di energia ormai considerate classiche.

In misura minore, ma sempre più spesso vengono utilizzate le cosiddette fonti di energia rinnovabile: energia geotermica, energia idroelettrica, solare o eolica.

Da dove proviene la produzione di energia elettrica mondiale?

Dalle centrali elettriche e idroelettriche

Ne esistono diverse tipologie e le centrali termoelettriche sono state le prime in uso.

Funzionano attraverso un combustibile. Nella maggior parte dei casi si tratta di un derivato del petrolio, carbone o gas. In altri biomassa, biogas o rifiuti.

In ogni caso il carburante viene bruciato in modo da sviluppare calore, che viene trasmesso a una caldaia, nella quale circola acqua ad alta pressione. Questa naturalmente viene trasformata in vapore utile per mettere in funzione la turbina.

Le centrali di questo genere hanno un forte impatto ambientale, per via delle emissioni in aria e dei residui. In particolare, le centrali a carbone e in misura inferiore le altre. Quelle con minore impatto sono le centrali a gas.

La produzione di energia elettrica mondiale dipende, ad oggi, in gran parte dalle centrali idroelettriche. Queste hanno un principio di funzionamento diverso da quelle termoelettriche.

Si basano sull’utilizzo dell’acqua, per essere più precisi sulla sua energia cinetica.

L’impatto ambientale delle centrali idroelettriche è molto basso se paragonato a quello delle centrali termoelettriche.

L’assenza di emissioni nocive gioca a favore delle centrali idroelettriche, ma la costruzione di bacini artificiali con enormi dighe può creare diverse problematiche.

Varie criticità sono legate alla distruzione degli habitat naturali.

Produzione di energia elettrica mondiale dalle centrali eoliche e geotermiche

Le centrali eoliche sfruttano la velocità del vento per la produzione di energia elettrica.

Si basano su un generatore eolico composto da un’elica, che è collegata ad un albero.

Il tutto connesso ad un generatore di corrente.

Il vento fa girare l’elica che a sua volta aziona il generatore elettrico. Ovviamente è meglio costruire le centrali eoliche in zone ventose, ma bisogna sempre fare attenzione al loro impatto ambientale.

Anche le centrali geotermiche hanno un certo peso nella produzione di energia elettrica mondiale.

In effetti si tratta di centrali termiche che utilizzano il calore naturale dei vapori geotermici. Nella pratica, ciò che è contenuto nel sottosuolo serve a scaldare le caldaie.

Dalle centrali solari e nucleari

E ancora, le centrali solari. Queste utilizzano come principio di base quello delle centrali termiche classiche, ma la differenza è essenziale.

Il modo in cui viene scaldata l’acqua della caldaia nella centrale solare termica, dipende dalla tipologia. Se i concentratori dell’energia solare sono parabolici lineari, riscalderanno il fluido all’interno di condotti.

Oppure può trattarsi di una superficie nella quale vengono posti centinaia di sistemi, che concentrano i raggi solari per riscaldare la caldaia.

Ma esistono anche nuove centrali solari, che sono costituite da celle fotovoltaiche, le quali trasformano direttamente la radiazione solare in energia elettrica nella cella stessa.

Tutto tramite una semplificazione dell’impianto. Infatti, non è più necessaria la caldaia e le correlate tubazioni.

In molti pensano che l’impiego migliore dell’energia solare, quello a minor impatto ambientale, siano i tetti degli edifici. Anche perché sono state costruite alcune centrali che hanno sottratto una rilevante porzione di terreno all’agricoltura.

Attualmente la produzione di energia elettrica mondiale riguarda anche le centrali nucleari.

Queste sono presenti in particolare in Francia, negli Stati Uniti, in Germania e Inghilterra.

Le centrali a carbone, invece, stanno lentamente andando in disuso.

Proprio per l’enorme impatto che hanno sull’ambiente.

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