Scaldini elettrici a basso consumo: realtà o leggenda?

Gli scaldini elettrici sono tra i sistemi più utilizzati per produrre acqua calda nei nostri appartamenti e nei nostri luoghi di lavoro. Son quindi un elemento molto utile per la vita di tutti i giorni, ma è possibile che, scegliendo uno scaldino elettrico, si riesca anche a risparmiare sulla bolletta riducendo i consumi?

In realtà possiamo già rispondere a questa domanda: sì, è possibile risparmiare sulla bolletta con uno scaldino elettrico, ma è necessario scegliere un modello a basso consumo. Probabilmente qualcuno, pensando ai vecchi modelli di scaldabagno elettrico, potrà pensare che è impossibile ridurre il consumo di un apparecchio del genere, ma non è assolutamente così. Le cose infatti sono cambiate e adesso i modelli sono molto diversi e la scelta è molto ampia.

Insomma, i vecchi scaldini elettrici antiquati, poco efficienti, carichi di problematiche e per nulla economici nel costo e nei consumi sono ormai un ricordo lontano. Bastavano un paio d’anni di utilizzo perché questi fossero consumati dal calcare e inoltre i tempi per ottenere l’acqua calda erano molto lunghi, non più compatibili con la vita veloce e frenetica che viene condotta oggigiorno.

I modelli di scaldini elettrici a basso consumo attualmente disponibili sono invece molto diversi e estremamente moderni e innovativi. Sono disponibili modelli di classe energetica A, che quindi assicurano un grosso risparmio in bolletta, e in più sono dotati di rivestimenti anticalcare e anticorrosione, come ad esempio il rivestimento in titanio. Alcuni addirittura possono essere considerati come dei veri e propri elettrodomestici di design, che uniscono estetica e funzionalità. L’acqua calda viene ottenuta velocemente e i modelli più moderni hanno anche degli indicatori che avvisano quando si può fare la doccia.

È chiaro quindi che scegliere uno scaldino elettrico a basso consumo può essere molto conveniente. Come fare a non sbagliare nella scelta tra i vari modelli disponibili? Vediamolo insieme nei prossimi paragrafi.

Come scegliere uno scaldino elettrico a basso consumo

Lo scaldino è una scelta conveniente non soltanto economicamente ma anche in termini di praticità. Infatti è molto semplice da installare e questo comporta anche un risparmio nella spesa per la messa in opera e per gli eventuali interventi di manutenzioni.

È un apparecchio abbastanza autonomo, che non richiede l’uso di nessun combustibile come invece succede per quelli a gas, per cui ci si ritrova a pagare ovviamente anche il consumo di questa sostanza. È chiaro, però, che si deve pagare il consumo di energia elettrica ed è qui che si deve prestare particolarmente attenzione.

Infatti, se per caso si dovesse erroneamente acquistare uno scaldino elettrico sovradimensionato rispetto al reale bisogno domestico, questo consumerà molto più del necessario e porterà a costi molto elevati. Diventa quindi particolarmente cruciale riuscire a capire qual è lo scaldino elettrico più adatto alle proprie esigenze e tenere conto di una serie di caratteristiche molto importanti.

Vediamo allora quali sono queste caratteristiche nel dettaglio per essere poi in grado di fare una scelta consapevole ed oculata.

1. Capacità

La capacità dello scaldino elettrico è la caratteristica a cui bisogna principalmente prestare attenzione per capire qual è quello più adatto al proprio fabbisogno quotidiano. Quest’ultimo va calcolato tenendo presente il numero di componenti della famiglia e le abitudini degli stessi, se ad esempio fanno tutti la doccia ogni giorno o più volte al giorno, o più raramente ecc. Di conseguenza si dovrà capire di quale serbatoio si ha bisogno in termini di litri.

Ad esempio possiamo dire che uno scaldabagno di piccole dimensioni ha una capienza media tra i 10 e i 30 litri. Questa è una capacità che può andare bene per due o tre persone. Se la famiglia invece è più numerosa, allora bisognerà scegliere un modello più grande, con una capacità tra i 50 e gli 80 litri. È chiaro che questo modello consumerà di più in termini di energia, quindi è da scegliere soltanto se è realmente necessario.

2. Dimensioni

Le dimensioni dello scaldino elettrico sono in realtà strettamente collegate alla sua capacità. È infatti chiaro che se il serbatoio ha una capacità maggiore, maggiore saranno anche le sue dimensioni.

Se bisogna scegliere, ad esempio, uno scaldino elettrico per un negozio o per un ufficio, dove l’acqua calda viene utilizzata raramente, andrà bene uno scaldino di piccole dimensioni, mentre in appartamenti grandi abitati da molte persone bisognerà optare per modelli più grandi.

3. Orientamento

Prima di acquistare uno scaldino elettrico, qualsiasi sia la dimensione e la capacità dello stesso, bisogna capire dove andrà posizionato lo stesso e di conseguenza il suo orientamento. Ci sono infatti sia modelli verticali che modelli orizzontali e questo permette di adattare questi apparecchi a qualsiasi tipo di spazio, anche quelli più angusti e scomodi.

I modelli verticali sono quelli più classici, a forma cilindrica che alle volte possono essere anche molto sottili per essere inseriti negli angoli più facilmente. Questa tipologia sembra essere anche più resistente alla corrosione e all’usura del tempo e del calcare.

I modelli orizzontali sono invece quelli che sono pensati per ambienti in cui non è possibile installare quelli verticali ed hanno una capacità che va dai 50 ai 200 litri. Ci sono poi quelli pensati per essere sistemati sul pavimento, detti scaldini stabili o a basamento, che però sono in grado di fornire anche migliaia di litri di acqua e che sono quindi adatti ad ambienti pubblici o industriali con fabbisogno idrico molto alto.

4. Termostato

Il termostato è un elemento fondamentale in uno scaldabagno elettrico, che permette di stabilire qual è la temperatura dell’acqua che più si preferisce, aiutando in questo modo a risparmiare sui consumi. Infatti stabilire un grado di calore adeguato e non eccessivo è fondamentale per non ricevere bollette inutilmente esose, quindi la presenza del termostato deve essere controllata e valutata al momento dell’acquisto.

5. Timer

Il timer è un altro elemento di grandissimo aiuto per ottenere un buon risparmio sulla bolletta dell’elettricità, soprattutto se si ha la necessità di acquistare modelli di dimensione e capacità elevati. Infatti con il timer è possibile programmare l’accensione e lo spegnimento dello scaldino elettrico, in modo tale da ottimizzare l’uso dell’energia elettrica in determinate fasce della giornata, anche quando magari ci si trova fuori casa.

6. Classe energetica

La classe energetica è forse la caratteristica che maggiormente va a influenzare il consumo di elettricità. La scelta ideale per poter risparmiare al massimo è scegliere modelli appartenenti alla categoria di classe A+++, che danno una sicurezza di prestazioni elevate a consumi energetici ridotti. È chiaro che la classe energetica non fa tutto da sola, ma per risparmiare è necessario anche utilizzare correttamente lo scaldino elettrico limitando gli sprechi inutili.

Come ridurre i consumi di uno scaldino elettrico

Ora che sappiamo a cosa prestare attenzione nella fase di acquisto di uno scaldino elettrico per poter risparmiare sui costi dell’energia, vediamo qual è il consumo medio di questi apparecchi. Bisogna sottolineare che usare in maniera corretta e oculata gli scaldini elettrici permette di ridurre la bolletta dell’elettricità anche del 30%.

Questo è infatti uno degli apparecchi che influisce maggiormente sui consumi energetici, dato che uno scaldino elettrico tenuto in funzione per 6 ore al giorno arriva a consumare 2.000 kWh. Ecco perché l’uso del timer citato più sopra è fondamentale, in modo tale che anche uscendo di casa per lungo tempo non si rischia di lasciare l’apparecchio acceso tutto il giorno inutilmente.

Un trucco interessante per poter ridurre il consumo elettrico è quello di posizionare lo scaldino nei pressi dei luoghi di utilizzo, ovvero nelle vicinanze della doccia, del lavandino del bagno o di quello della cucina. Questo infatti aiuta a diminuire la dispersione del calore che può avvenire durante i tragitti più lunghi compiuti dall’acqua.

Infine bisogna scegliere un modello a basso consumo, anche se magari può avere un costo iniziale maggiore. Tale costo viene però ammortizzato e recuperato dai grandi risparmi in bolletta.

Condividi questo articolo!