Spesa media gas annuale in Italia: quanto consumano le famiglie italiane?

Conoscere la spesa media di gas delle famiglie italiane è un buon punto di partenza per poter costruire una società più verde.

In particolare lo sviluppo di politiche ad hoc miranti a una veloce e sicura transizione ecologica richiede la comprensione dei modelli di consumo energetico delle famiglie italiane.

Non solo. Molte persone, inquilini e proprietari di case, vogliono sapere qual è il consumo di gas nella loro abitazione o nei singoli appartamenti o stanze che abitano.

Il calcolo di questo valore non è così semplice come per il consumo di elettricità, dove è sufficiente conoscere il numero di chilowattora (kWh) utilizzati.

I consumi medi di gas sono espressi in metri cubi e il calcolo è influenzato da molteplici fattori. Vediamo insieme quanto consumano le famiglie italiane e a quanto ammonta la spesa media annuale di gas in Italia.

Qual è la spesa media gas annuale in Italia?

Sebbene ci siano molti fattori che influenzano i risultati, le statistiche mostrano che la spesa media gas annuale per una famiglia in Italia si aggira intorno ai 1.020 euro.

I fattori che influenzano le spese in bolletta e che quindi si utilizzano per calcolare il consumo di gas medio delle famiglie sono in questo elenco non esaustivo:

  • la dimensione e le caratteristiche dell’abitazione, come il grado di isolamento termico o il tipo di caldaia;
  • il numero dei componenti del nucleo familiare;
  • le abitudini quotidiane nell’utilizzo del gas;
  • il clima della zona in cui si trova l’edificio;
  • i costi dei servizi di vendita e di rete a cui si è sottoposti.

Infatti, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ARERA stima che una famiglia composta da quattro persone consumi 1150 m³ di gas, considerando un’abitazione di 100 metri quadri e il consumo di gas per il riscaldamento, per cucinare e per l’acqua calda, con una stima annua di spesa di circa 1.040 euro.

Stime e dati che variano sensibilmente al variare dei fattori visti sopra.

Ma dove si concentra maggiormente la spesa di gas annuale per le famiglie italiane?

Spesa media di gas per riscaldamento, cucina e acqua calda

Gas per riscaldare casa

Parlando di riscaldamento, gli italiani utilizzano caldaie a gas GPL o a metano anche se la spesa media di gas in Italia è relativa soprattutto all’utilizzo di gas metano. Le sue tariffe variano a seconda della regione in cui sorge l’abitazione e ci sono 6 zone tariffarie.

Il riscaldamento autonomo è la formula maggiormente utilizzata nel nostro Paese anche se quello centralizzato potrebbe comportare un risparmio in bolletta.

Come sempre le stime sono soggette a delle variabili e in questo caso prevale quella legata alle abitudini. Infatti, se si sta molto tempo fuori casa il riscaldamento centralizzato non solo non farebbe risparmiare, ma potrebbe pesare ancora di più sul portafoglio.

Una modalità di riscaldamento che sta prendendo piede e che si sta utilizzando sempre più spesso nelle abitazioni di recente costruzione è il riscaldamento a pavimento che può generare un risparmio del 30% sulla bolletta di una famiglia.

Questo perché riscalda in maniera più efficiente e più uniforme l’abitazione , grazie al reticolo di tubature installate sotto il pavimento dentro cui scorre l’acqua.

Gas consumato in cucina

La spesa media di gas annuale si compone solo per il 5% di gas per la cucina.

Infatti, la famiglia di 4 persone vista sopra consuma in media 100 metri cubi di gas per far funzionare i fornelli.

Spesa media di gas per l’acqua calda

Le famiglie italiane utilizzano l’acqua calda con due modalità principali: utilizzando uno scaldabagno a gas oppure una caldaia. Quest’ultima può farci risparmiare soprattutto se impariamo a ottimizzare il rendimento della caldaia.

Indipendentemente da questa scelta, una famiglia di 4 persone consuma circa 250 metri cubi di gas per avere l’acqua calda in casa.

Della spesa media di gas complessiva, il 10-15% è rappresentato dal gas per l’acqua calda.

Qual è il consumo di gas naturale nell’Unione Europea? 1998-2021

Guardando al consumo di gas naturale nell’Unione Europea, una recente statistica si è focalizzata negli ultimi 23 anni e ha rivelato quanto questo sia fluttuato dal 1998.

In particolare, è aumentato fino a raggiungere un picco di 521 miliardi di metri cubi nel 2010, ma nel 2021 era di circa 397 miliardi di metri cubi.

Nonostante la diminuzione complessiva, il consumo di gas naturale nell’UE è stato inferiore solo al consumo di petrolio.

Sebbene le stime prevedano un aumento del consumo di gas naturale in tutta la regione, la produzione nell’Unione Europea è diminuita significativamente negli ultimi due decenni o poco più.

Nel 1998, infatti, ammontava a 233,5 miliardi di metri cubi, ma nel 2021 la produzione era diminuita di circa l’81%.

Con la produzione di gas naturale in declino, si prevede che l’Unione Europea diventerà sempre più dipendente dalle importazioni internazionali.

Non solo. Visti i mutamenti dello scenario geopolitico dovuti al conflitto europeo tra Russia e Ucraina, si dovrà capire in fretta come diversificare le acquisizioni estere.

Attualmente, il principale esportatore di gas verso l’UE è la Russia, che nel 2017 ha esportato il 39% di tutte le importazioni. I piani per un gasdotto di 746 miglia dalla Russia alla Germania nel Mar Baltico sono destinati ad andare avanti.

Il progetto Nord Stream 2 è stato criticato dagli Stati Uniti e dall’UE per il timore che possa aumentare la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di gas dalla Russia, ma ovviamente la situazione sta mutando giorno per giorno.

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