Risparmio energetico & Mercato Immobiliare: qual è il loro rapporto e come sarà in futuro?

Il risparmio energetico è un tema che diventa via via sempre più caro agli italiani e il rapporto tra risparmio energetico e mercato immobiliare si fa sempre più stretto.

In passato, quando si comprava casa c’erano alcuni fattori a cui si faceva attenzione: la posizione, la metratura, se era funzionale alle esigenze di chi l’avrebbe abitata, se era realizzata con materiali e finiture di buona qualità.

Oggi, invece, accanto a questi elementi ce n’è un altro che nessuno ignora più ed è proprio il risparmio energetico. Nel momento in cui bisogna comprare casa o realizzare un progetto immobiliare, gli italiani si chiedono subito quale sarà il risparmio energetico garantito dall’immobile.

Si tratta sicuramente di una buona notizia che dà un segnale sulla crescente sensibilità ambientale maturata nel nostro Paese. A quanto pare non si è più disposti ad un risparmio apparente a discapito dell’ambiente o, forse, si inizia a comprendere che le soluzioni green e sostenibili non sono più costose come si è sempre pensato.

A confermare questo aumento di interesse è anche l’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che poco fa ha anche realizzato un elenco di consigli per il risparmio energetico.

In un nuovo rapporto ci spiega la relazione tra il risparmio energetico e il mercato immobiliare e ci dà spunti per il futuro. Vediamoli subito.

ENEA e il rapporto tra risparmio energetico e mercato immobiliare

L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA, ha collaborato con la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali FIAIP e con l’Istituto per la Competitività I-Com.

L’obiettivo era la creazione di un report che spiegasse le scelte degli italiani in fatto di risparmio energetico e come queste influenzano il mercato immobiliare del Paese.

Per alcuni può sembrare quasi scontato che avere una casa più efficiente dal punto di vista energetico aiuti a combattere gli sprechi e consenta, quindi, un risparmio in bolletta.

Tuttavia, è bene dire che quando si tratta di vere e proprie transizioni culturali, non c’è mai nulla che può essere dato per scontato e bisogna continuare a informare e sensibilizzare.

Su questo punto viene in aiuto il report ENEA che rivela che il mercato immobiliare è sempre più attento all’efficienza energetica.

Per le case da ristrutturare, i dati evidenziano che 1/3 ha eseguito opere strutturali per il miglioramento dell’efficienza energetica.

Sicuramente queste notizie positive sono legate ai tanti incentivi statali che consentono di rientrare dell’investimento fatto, come il celebre superbonus 110% alla base della guida dell’Agenzia delle Entrate per il risparmio energetico nel 2022.

Questo perché l’Italia è allineata agli obiettivi europei di riduzione dell’inquinamento energetico che passa inevitabilmente per l’efficientamento del mercato immobiliare.

Se si vuole migliorare il peso energetico che un immobile ha sull’ambiente, si può verificarne il consumo energetico grazie all’Attestato di prestazione energetica APE che rivela le prestazioni dell’edificio ed è ormai obbligatorio sia per le compravendite sia per le locazioni.

Le classi per il risparmio energetico nel mercato immobiliare

Migliorare l’efficienza energetica degli immobili è uno strumento importante per aumentare la sostenibilità ambientale e sembra che gli italiani ne siano sempre più consapevoli, tant’è che la prestazione energetica dell’immobile è sempre più rilevante nella scelta di acquisto di una casa.

Come gli elettrodomestici hanno le etichette energetiche, anche gli immobili sono classificati in base alla propria resa energetica e contrassegnati con le lettere dell’alfabeto.

La classe energetica G è la peggiore, la più inquinante, ma i dati ENEA rilevano che le case di questo tipo stanno diminuendo, grazie alle ristrutturazioni e hanno mostrato quanti immobili di classe G ci sono per tipo di abitazione: il 40% di monolocali e bilocali sono di classe G, i trilocali per il 37%, le ville unifamiliari e le villette rispettivamente per il 34% e 24%.

La strada da fare è ancora tanta. La fotografia che ENEA fa all’Italia riprende un Paese dove il 70% degli acquisti immobiliari riguarda case non efficienti dal punto di vista energetico e che sono quindi da ristrutturare.

Tuttavia non mancano le buone notizie, visto che il rapporto evidenzia che, guardando agli immobili di nuova costruzione, quasi l’80% delle compravendite immobiliari sono state fatte con immobili di classi energetiche A o B.

Buone notizie anche per gli acquisti di immobili di pregio che mostrano la presenza di classi energetiche più alte. Il report ENEA rivela come in Italia ci sia un continuo aumento delle compravendite di abitazioni con classi energetiche più performanti, che sono A1, A2, A3, A4 e B, le prime 5 della scala.

Aspettative future della relazione tra risparmio energetico e mercato immobiliare

Con il primo quadrimestre del 2022 non ancora chiuso, ci sentiamo di dire che siamo soddisfatti della transizione ecologica che il nostro Paese ha avviato rispetto al rapporto tra risparmio energetico e mercato immobiliare.

I dati supportano l’idea che gli italiani stiano sviluppando una sempre maggiore consapevolezza legata all’importanza di vivere in immobili che siano efficienti dal punto di vista energetico.

Sembra che la maggioranza delle persone che sono intente a comprare casa abbia a cuore il tema dell’efficienza energetica dell’edificio in cui andrà a vivere. I numeri, come abbiamo visto, confermano questo trend positivo.

Per il futuro bisogna andare avanti, non cullandosi sugli allori, ma costruendo un binario parallelo su cui lavorare e a cui aziende e istituzioni devono dedicarsi.

Da un lato quello della informazione e della sensibilizzazione, per far comprendere appieno i benefici di abitare in immobili che siano energeticamente efficienti.

Dall’altro quello degli stimoli e degli incentivi a cui i governi futuri dovranno necessariamente puntare con impegno sempre maggiore.

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