L’efficienza energetica sta assumendo un ruolo sempre più essenziale nell’interesse degli italiani e, di conseguenza, diventa un aspetto cruciale nella valutazione degli immobili. Un tempo, criteri come la localizzazione, la dimensione e la qualità costruttiva e dei materiali erano prioritari quando si sceglieva un’abitazione.
Al giorno d’oggi, un ulteriore fattore viene preso in considerazione con altrettanta serietà: l’efficienza energetica. Acquirenti e costruttori sono oggi assai attenti all’implicazione del risparmio energetico di una proprietà.
Ciò è segno di un’evoluzione positiva verso un’eco-compatibilità più marcata nel nostro paese. Si sta diffondendo la consapevolezza che le scelte eco-sostenibili non sono così proibitive come un tempo si riteneva.
Dal lato istituzionale, le aspettative sono sostenute dall’ENEA, l’ente che promuove le tecnologie ecocompatibili e lo sviluppo economico sostenibile, il quale ha recentemente formulato una serie di raccomandazioni per l’efficienza energetica.
ENEA e il rapporto tra risparmio energetico e mercato immobiliare
Coadiuvata dalla Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (FIAIP) e dall’Istituto per la Competitività (I-Com), l’ENEA ha creato un’analisi che delinea la correlazione tra le decisioni degli italiani in materia di efficienza energetica e l’impatto di queste sul mercato immobiliare nazionale.
Anche se può sembrare ovvio che un’abitazione energeticamente efficiente sia sinonimo di risparmio nei consumi energetici e dunque nella spesa in bolletta, è importante non smettere mai di educare e di sensibilizzare sul tema, specialmente in un contesto di cambiamenti culturali così significativi.
Il rapporto ENEA, in tale ambito, mostra come la sensibilità verso l’efficienza energetica stia crescendo nel settore immobiliare.
Per quanto riguarda le abitazioni soggette a ristrutturazione, si evidenzia che un terzo di esse ha intrapreso interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica, non di rado incentivati da agevolazioni fiscali, come il noto superbonus del 110%, un fattore chiave narrato nella guida per il risparmio energetico dell’Agenzia delle Entrate.
L’Italia sta proseguendo nel suo cammino verso gli obiettivi europei di diminuzione dell’impatto ambientale, tra cui figura la necessità di rendere il parco immobiliare più efficiente.
L’efficacia energetica di un edificio può essere verificata attraverso l’Attestato di prestazione energetica (APE), che ha assunto carattere obbligatorio in ambito di transazioni e locazioni immobiliari.
Le classi per il risparmio energetico nel mercato immobiliare
Migliorare la resa energetica degli edifici rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore sostenibilità ambientale e gli italiani sembrano averne piena coscienza, tanto che la prestazione energetica delle abitazioni sta influenzando notevolmente le scelte di acquisto.
Similmente ai dispositivi elettrici, anche gli edifici vengono classificati mediante un sistema alfanumerico che ne indica l’efficienza energetica. La G è la più bassa e quindi la meno efficiente.
Rapporti di ENEA mostrano un decremento degli immobili in tale categoria, con dati che indicano ad esempio che il 40% dei monolocali e dei bilocali rientrano in tale classe energetica, seguiti dai trilocali al 37% e dalle ville e villette unifamiliari al 34% e 24% rispettivamente.
Nonostante il percorso da compiere sia ancora lungo, si osserva una tendenza positiva, in particolare per le nuove costruzioni dove quasi l’80% delle compravendite riguarda immobili di classe A o B.
Il trend positivo si rispecchia anche nelle transazioni di immobili di fascia alta, che dimostrano un incremento delle classi energetiche superiori, da A1 a B.
Aspettative future della relazione tra risparmio energetico e mercato immobiliare
Possiamo già esprimerci con soddisfazione riguardo ai progressi fatti dal nostro Paese nel binomio risparmio energetico e mercato immobiliare.
Le tendenze dimostrano che gli italiani stanno abbracciando con maggiore consapevolezza l’importanza di risiedere in case energeticamente efficienti, e ciò è confermato dal crescente interesse verso tale aspetto.
Guardando avanti, è necessario perseverare e non adagiarsi sui risultati ottenuti, ma piuttosto costruire costantemente su due binari: quello dell’informazione e della sensibilizzazione e quello degli incentivi, ambiti sui quali governi e aziende si devono impegnare sempre più attivamente.