Stop caldaie a gas: l’Unione Europea ha fornito un aiuto decisivo per quella che sarà la strada delle fonti energetiche rinnovabili.

Da qualche tempo il tema dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale tiene banco tra gli scranni del Parlamento e della Commissione Europea.

Inoltre, la guerra in Europa tra Russia e Ucraina ha un peso importante sulla decisione di ridurre l’utilizzo del gas.

Il nostro continente, pertanto, dirà presto un addio definitivo alle caldaie a gas in nome di un ambiente nuovo e all’insegna del risparmio, energetico ed economico.

A questo proposito, l’Unione Europea ha fissato nuovi obiettivi in tema di lotta al cambiamento climatico, annunciando nuove limitazioni.

Infatti, a partire dai prossimi anni, l’utilizzo di caldaie a gas autonome sarà via via limitato fino allo stop definitivo.

Stop caldaie a gas: quando ci sarà?

Dopo lunghe discussioni, la Commissione Europea ha pubblicato le linee guida sul risparmio energetico incluse nel pacchetto RePower EU.

Si tratta di un piano da 210 miliardi per raggiungere l’obiettivo della transizione ecologica nel nostro continente.

L’obiettivo è quello di dire addio alle caldaie a gas autonome nel 2029, quindi tra 7 anni.

Per raggiungere questo obiettivo, verranno introdotte alcune limitazioni progettuali ecocompatibili sui sistemi di riscaldamento.

Sarà quindi un percorso che, al termine dei sette anni previsti, porterà a una progressiva eliminazione delle caldaie a gas, che utilizzano combustibili fossili.

Queste dovranno essere sostituite da fonti energetiche meno inquinanti e costose, per tutelare l’ambiente e preservare i risparmi dei cittadini.

Secondo il piano, a partire dal 2025 tutte le agevolazioni approvate dagli Stati membri per fornire incentivi all’acquisto di caldaie a combustibili fossili, dovranno essere convertite per sostituire gli impianti più vecchi con sistemi migliori.

Inoltre, le caldaie inquinanti verranno declassate sulle rispettive etichette tra il 2025 e il 2026. Una caldaia declassata, quindi, contribuirà a correggere la classificazione energetica di un appartamento e, di conseguenza, anche il valore della sua vendita.

Gli Stati membri dell’Unione Europea si stanno quindi preparando ad avviare questa trasformazione energetica in vista degli obiettivi futuri in termini di tutela ambientale.

La Germania, intanto, ha deciso di guardare avanti, vietando l’installazione di sistemi di riscaldamento a combustibili fossili già nel 2025.

Stop caldaie a gas: i consigli per organizzarsi

Prima di farsi prendere dal panico, è bene specificare che nessuno sarà obbligato a rimuovere le caldaie esistenti dopo questa data.

Al contrario, i proprietari di casa dovranno cercare delle alternative una volta che la caldaia esistente sarà giunta a fine vita.

Sebbene il passaggio a sistemi di riscaldamento diversi possa sembrare intimidatorio, nei prossimi anni i metodi di riscaldamento a basse emissioni di carbonio diventeranno più comuni e, si spera, più accessibili per i proprietari di casa.

Di seguito, abbiamo elencato tre delle alternative più promettenti alle caldaie a gas.

Pompe di calore

Esistono due tipi principali di pompe di calore: quelle ad aria e quelle a terra.

Le pompe di calore ad aria prelevano l’aria dall’esterno e la utilizzano per alimentare il riscaldamento e l’acqua calda della casa, mentre quelle a terra assorbono il calore geotermico dal terreno.

Poiché nessuno di questi sistemi si basa su combustibili fossili, sono molto più rispettosi dell’ambiente rispetto alle caldaie a gas o a gasolio.

Pannelli a infrarossi

I pannelli a infrarossi sono una novità nel panorama del riscaldamento, ma hanno un futuro promettente davanti a sé.

A differenza delle caldaie a gas, i sistemi a infrarossi riscaldano direttamente gli oggetti, anziché riscaldare l’aria in una stanza.

I pannelli, montati sulle pareti o sui soffitti, convogliano le radiazioni in aree specifiche dell’immobile.

Anche se la parola “radiazioni” potrebbe far scattare dei segnali di allarme, questo metodo di riscaldamento è naturale al 100% e privo di rischi.

È da tenere presente che, per sostituire completamente la funzionalità di una caldaia, i pannelli a infrarossi devono essere abbinati a un bollitore di acqua calda ad aria.

Caldaie a idrogeno

Le caldaie a idrogeno sono molto simili alle caldaie a gas, ma bruciano un combustibile più pulito.

Uno dei principali vantaggi delle caldaie a idrogeno è che funzionano esattamente come le caldaie a gas, bruciando l’idrogeno attraverso la combustione, quindi i proprietari di casa non dovrebbero impiegare molto tempo per abituarsi.

I gas di scarico caldi possono essere utilizzati per riscaldare l’acqua e i termosifoni, oppure possono essere immagazzinati per un uso successivo.

Per quanto riguarda i costi, le caldaie a idrogeno sono un po’ oscure, poiché sono ancora in fase di prototipo. Tuttavia, molti produttori sono convinti che non costeranno più delle caldaie a gas naturale.

Combustibili fossili vs. rinnovabili

Vale la pena festeggiare questa notizia del divieto di utilizzo delle caldaie?

Sebbene il gas non sia così dannoso come il carbone e il petrolio, è comunque uno dei combustibili fossili che sta alimentando il fuoco del cambiamento climatico.

Quindi sì, questa modifica al riscaldamento domestico è una buona notizia.

È anche la prova che l’Europa sta finalmente prendendo sul serio le energie rinnovabili.

Condividi questo articolo!