Il consumo medio di energia elettrica in una casa italiana varia a seconda dell’utilizzo.
Non solo l’energia elettrica, ma anche il riscaldamento influisce sulle preoccupazioni delle famiglie, specialmente in ambienti più piccoli come monolocali o bilocali.
Lo stile di vita degli abitanti gioca un ruolo chiave nel determinare il consumo energetico espresso in chilowattora (kWh).
L’interesse verso il consumo energetico cresce per ragioni economiche ed ecologiche.
Molte persone si interrogano su quanta energia si consuma e quanto si potrebbe risparmiare, con comportamenti più sostenibili.
I costi dell’energia elettrica sono chiaramente indicati nelle bollette insieme al consumo totale di kWh.
Per valutare il proprio consumo energetico, si dovrebbe dividere il costo della corrente per il numero di kWh consumati.
Questo calcolo fornisce un’indicazione del prezzo netto dell’energia elettrica.
Dividendo la spesa totale in bolletta per il numero di kWh consumati, si può comprendere il costo effettivo di un kWh.
Approfondimento
Qual è il consumo medio di elettricità (famiglia 2 persone) in Italia?
Stando a una stima dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, le famiglie di due persone consumano circa 2.700 kWh all’anno.
Il consumo deriva dall’uso di elettrodomestici standard come TV, computer, frigorifero, lavastoviglie, lavatrice, condizionatori e scaldabagno elettrico.
Per una famiglia di quattro persone, il consumo annuale medio si attesta intorno ai 3.600 kWh.
Le economie di scala influenzano il consumo degli elettrodomestici, quindi il consumo di una famiglia di quattro persone non raddoppia rispetto a quello di una coppia.
Molti fattori influenzano il consumo medio di energia elettrica di una famiglia, come il numero di abitanti.
I fattori rilevanti includono:
- il numero e la tipologia di elettrodomestici;
- le abitudini di consumo degli occupanti;
- l’efficienza energetica dell’abitazione.
Gli elettrodomestici di classe energetica A +++ consumano molto meno di quelli di classe B.
Condizionatori e scaldabagni elettrici sono definiti “energivori” perché incidono notevolmente sulla bolletta.
Le tariffe a fasce orarie possono essere vantaggiose, ma solo se si utilizza l’elettricità negli orari a basso costo.
La tariffa mono-oraria rimane una buona scelta, specialmente per chi trascorre molto tempo in casa durante il giorno.
Calcolare il consumo medio di energia elettrica per una famiglia di 2 persone?
Anche in una famiglia di due persone, i fattori che incidono sul consumo sono numerosi.
Curiosamente, una famiglia di due persone potrebbe consumare più di una più numerosa, a parità di elettrodomestici e frequenza di utilizzo.
Considerando situazioni diverse, una famiglia di due persone potrebbe avere un consumo annuo di 2000 kWh o, con più elettrodomestici, di 2700 kWh.
Per le coppie anziane, una tariffa monoraria è spesso ideale, mentre i lavoratori potrebbero preferire una tariffa bioraria, che offre prezzi più bassi di sera e nei fine settimana.
Gli elettrodomestici presenti possono influenzare notevolmente i costi, oltre al consumo medio.
La classe energetica degli elettrodomestici è cruciale per la qualità e il costo totale. I migliori sono quelli con la classe energetica più alta.
È importante considerare ciò quando si acquistano nuovi elettrodomestici per la casa.
Attualmente, è più facile calcolare e valutare gli acquisti grazie alle etichette che indicano il consumo medio annuo.
Quali elettrodomestici consumano di più?
Lo scaldabagno e la lavatrice sono tra gli elettrodomestici che consumano di più, a differenza del frigorifero, che pur rimanendo sempre acceso, ha un consumo inferiore.
Effettuare un calcolo preciso dei kWh consumati è complesso, ma fattibile con un misuratore e un po’ di costanza.
Il contatore elettronico misura i kWh dal momento dell’installazione, e per conoscere la spesa basta calcolare la differenza tra due letture in un periodo specifico.
Consultare il grafico a torta nella bolletta può essere molto utile per capire il consumo medio di energia elettrica di una famiglia di due persone.
Il grafico mostra:
- le spese per la materia prima (energia), che costituiscono la componente principale;
- il trasporto e la gestione del contatore;
- gli oneri generali di sistema;
- le imposte e l’IVA;
- il canone Rai, addebitato sulla bolletta dell’energia elettrica.
I consumi elettrici variano in base al giorno e al periodo dell’anno, con picchi serali e durante l’estate e l’inverno.
Una formula utile potrebbe essere: “numero di componenti x 500 kWh + 500 kWh”.
Se i consumi superano di molto il valore stimato, potrebbe essere necessario cambiare abitudini, elettrodomestici o fornitori.